Macroglobulinemia di Waldenström

“Bergamotto di Reggio Calabria - Olio Essenziale”

NB: L'applicazione di questi acidi può essere fatta sulla ferita a scopo antivirale anche dopo trattamento con courette per circa 20 giorni. L’Olio dell’albero del tè è usato in medicina nel trattamento di vari disturbi, così come nel trattamento della cura della pelle ed è anche usato molto nel campo della cosmesi. Il sintomo più frequente (quasi il 100% dei casi) della vasculite crioglobulinemica è a carico della cute, e consiste in episodi di “porpora”, cioè macchie di colore rosso-violaceo, quasi sempre a livello degli arti inferiori (immagine a sinistra), che con il loro ripetersi determinano una colorazione brunastra della pelle (immagine a destra). Sono alquanto rare le complicazioni quali l’estendersi dell’infiammazione a livello cerebrale o il perdurare dell’abbassamento dell’udito e degli acufeni. Si utilizzano degli unguenti in cui l'olio di vaselina fa da eccipiente e poi si aggiunge Acido Salicilico al 5-10% non di più ( acidi più potenti potrebbero causare degli esiti importanti che non sono accettabili soprattutto in viso). Purtroppo le verruche possono essere guarite soltanto con il piccolo inervento chirurgico o in alcuni casi con l’utilizzo di cerotti a cessione controllata di acido acetil salicidico. L’utilizzo di tali cerotti deve comunque sempre essere consigliato dal proprio medico di famiglia o da un dermatologo.

Quello che incoraggia a proseguire la ricerca in questa direzione è il fatto che tali mole­cole sono completamente prive di tossicità nei confronti delle cellule del nostro organismo, a dispetto di molti farmaci antitumorali; la speranza è quindi quella di partire da queste molecole naturali per modificarle e renderle ancora più attive e selettive nei confronti delle cellule tumorali. Per molte malattie virali hanno rappresentato in passato gli unici farmaci attivi ma oggi sono stati sostituiti per molte malattie virali, fra cui soprattutto l’epatite C, da farmaci più specifici e più attivi. ’esposizione solare intensa, le mestruazioni, i rapporti sessuali, lo stress, alcuni farmaci e, ultimamente, certi alimenti. Di contro, alcuni alimenti sarebbero in grado di migliorare le condizioni dei soggetti affetti da herpes. Fra i tanti possibili approcci preventivi delle recidive, quello dell’alimentazione è forse quello meno conosciuto perché il rapporto fra i cibi ingeriti e le forme erpetiche circoscritte e ricorrenti, non è mai stato al centro di studi clinici controllati, ma fa più parte di un sapere popolare e aneddotico.Vediamo allora di capirci di più, identificando quegli alimenti che dovrebbero essere banditi dalla dieta di chi soffre frequentemente di herpes labiale e quelli che invece potrebbero prevenire le recidive.

Ma anche gli alimenti grassi o ricchi di spezie, e quelli a base di gelatina. La carne e il pesce sono gli alimenti in assoluto più ricchi di lisina, ma anche con la verdura si ingeriscono minerali e vitamina B che potenziano la resistenza del sistema immunitario la cui debolezza è causa di stanchezza, prostrazione fisica, depressione, condizioni che coincidono con l’insorgere delle recidive. Non ci sono tantissime patologie virali cutanee ma, quelle che ci sono, possono essere di un certo monoket senza ricetta acquistare interesse soprattutto per la loro TENDENZA a RECIDIVARE , per il loro aspetto epidemiologico poiché sono patologie di comunità e per la presenza di POTENZIALITA' ONCOGENETICHE(alcuni virus cutanei in determinate condizioni sono in grado di causare tumori cutanei). Questi acidi favoriscono una più veloce risoluzione della lesione poiché hanno anche una azione pro-infiammatoria locale, in quanto irritanti. La stimolazione della risposta immune si può fare formalmente con la vitamina Cche, poiché da sola non fa quasi nulla, si associa spesso alla cimetidina ( è nata come preparato antiulcera ma ha anche un'azione stimolante del sistema immunitario, può dare una sregolazione della prolattina, parametro che va monitorato soprattutto nel maschio) alla dose di 3-4 rebetol a buon mercato compresse da 400 mg al giorno per 40-60 giorni.

Un aiuto può venire anche dalla echinacea una pianta originaria dell’America del Nord, dove le radici venivano utilizzate dagli indiani per la cura di ogni tipo di ferita, e che oggi si sa essere uno stimolante del sistema immunitario, soprattutto nelle situazioni di eccessivo stress fisico e psichico. E noto che la replicazione del DNA nelle cellule cancerose è molto maggiore che nelle cellule normali, perciò i composti che inibiscono la replicazione del DNA, colpiscono le cellule cancerose maggiormente delle cellule normali. E’ ormai noto a tutti che le piscine, le palestre, gli spogliatoi pubblici e tutti gli ambienti promiscui sono possibili luoghi d’infezione. Per evitare di contagiarsi bisogna assolutamente non camminare in questi luoghi a piedi nudi, il contatto della pelle con il virus potrebbe generare la possibilità di infezione. Non bisogna pensare che se viene eliminata una verruca non si è più soggetti all’infezione, infatti si può essere contagiati dal virus più di una volta nella vita, per cui si può dire tranquillamente che la formazione delle verruche può essere recidiva. Come per la maggior parte delle piante offici­nali anche l'Echinacea è caratterizzata dal pos­sedere una moltitudine di principi attivi, di con­seguenza l'azione terapeutica della pianta non sarà una sola, ma numerose e tutte utili al man­tenimento della salute umana; in questa sessio­ne cercheremo di approfondire le azioni della pianta sull'organismo e gli usi che ne derivano.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *